Alcuni non hanno mai sentito parlare del Consultorio familiare, altri, pur avendolo sentito nominare, non sanno esattamente cosa sia né dove si trovi e soprattutto come e quando utilizzarlo.
È una struttura socio-sanitaria che, pubblica o privata, ha lo scopo di tutelare la salute della donna, del bambino e della coppia.
Prima della legge del 1975, esistevano già dei Consultori privati, sorti proprio per colmare la carenza delle strutture pubbliche. A questo proposito, va ricordato che il primo Consultorio italiano è stato aperto nel 1955 dall’AIED.
Il Consultorio non va confuso con un qualsiasi ambulatorio medico, dove si va soltanto per farsi visitare o farsi prescrivere una ricetta, perché qui è possibile avere anche solo informazioni e/o consulenze.
Nel Consultorio troviamo il ginecologo, l’andrologo, lo psicologo, il pediatra, l’assistente sociale e l’ostetrica.
Le prestazioni vanno dalla consulenza contraccettiva, alle visite ginecologiche e alla consulenza psicosessuale.
In particolare ci si può rivolgere al Consultorio per:
– informazioni sui vari metodi contraccettivi;
– controlli ginecologici (le donne) e andrologici (gli uomini);
– visite pediatriche;
– consulenze e terapie sessuologiche e/o psicologiche individuali, di coppia o familiari;
– controlli per la prevenzione dei tumori dell’apparato genitale e per prevenire e curare le cause della sterilità, delle malattie genetiche e dei fattori di rischio in gravidanza;
– seguire corsi di preparazione al parto rivolti non solo alla gestante, ma anche al partner;
– ottenere consulenza e assistenza per l’interruzione volontaria della gravidanza, come prevede la legge 194 del 1978.
– intercezione post coitale (Pillola del giorno dopo)
Infine, il Consultorio costituisce un punto di riferimento per chi ha subito violenza sessuale.
Come previsto dalla legge, il Consultorio pubblico dovrebbe essere presente in ogni quartiere o distretto della città. Ad ogni modo, sia quelli pubblici che quelli privati, sono rintracciabili consultando le guide telefoniche.
A volte alcuni adolescenti tendono a rimandare il momento del primo contatto con il Consultorio, perché prevale la paura della visita ginecologica o andrologica, l’imbarazzo a parlare dei loro problemi con il consulente, il timore che i genitori lo vengano a sapere, ecc.
Proprio per venire incontro a questo particolare tipo di difficoltà, in alcune città italiane sono stati aperti appositi Centri per adolescenti, dove discrezione disponibilità sono la prima preoccupazione del personale specializzato.